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‘‘La rete di prevenzione, protezione e tutela delle donne vittime di violenza di genere. Strumenti per il lavoro integrato sociale e socio-sanitario

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Corso di formazione specialistica

 

Ottobre 2019 – Aprile 2020 | Manduria (Liceo G. Galilei)

 

Il fenomeno della violenza sulle donne e sui minori costituisce un problema di diritti e di salute pubblica di proporzioni globali enormi, come ribadito già nel lontano 2000 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Discutere, riflettere e costruire progettualità condivise sulla tematica, data la complessità e specificità che essa reca in sé, richiede lo sforzo di ampliare gli orizzonti personali, destrutturando visioni stereotipate e pregiudizievoli, anche al fine di cogliere ed individuare opportunamente i danni significativi, e non sempre immediatamente visibili, conseguenti alla violenza subita.

La Convenzione di Istanbul definisce la violenza di genere un atto intenzionalmente agito sulle donne in quanto donne, recuperando la matrice culturale del fenomeno e orientando verso prassi urgenti che, senza mai tralasciare la centralità delle donne e dei minori vittime di violenza, possano offrire risposte in ottica non solo emergenziale, ma anche e soprattutto preventiva e integrata.

Il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020, e le “Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza sociosanitaria alle donne che subiscono violenza”, definiscono la strategia complessiva italiana per attuare la Convenzione di Istanbul, attraverso un percorso condiviso e teso a riflettere le prospettive e le esigenze di tutti gli attori coinvolti, secondo una logica di partenariato e di definizione di politiche integrate che responsabilizzano tutti coloro che saranno chiamati a darvi attuazione.

Il Centro antiviolenza “Rompiamo il Silenzio” dell’Ambito territoriale di Manduria (TA), con il Programma antiviolenza “Passi Fuori”, finanziato dalla Regione Puglia a seguito di Avviso pubblico (D.D. n. 485 del 27/4/2017), ha inteso dare priorità anche alla formazione mirata rivolta alle operatrici e agli operatori dei servizi che intervengono nei difficili percorsi che le donne intraprendono per uscire dalla violenza.

Riteniamo, infatti, che  realizzare una rete di servizi realmente ‘integrata’ e “accogliente” per le donne e i minori vittime di violenza, implichi necessariamente l’utilizzo di un medesimo ‘linguaggio’, costruito attraverso una formazione specifica delle figure professionali che si occupano di donne e minori vittime della violenza, e degli autori degli atti di maltrattamento/violenza, al fine di evitare o limitare il rischio deleterio di vittimizzazione secondaria, come ribadito dalla Convenzione di Istanbul.

Un percorso da compiere insieme, nel rispetto dei ruoli e delle specificità degli attori coinvolti, nella consapevolezza che solo a partire da un sentire comune si possano gettare le basi per un cambiamento culturale ed esistenziale di cui tutti e tutte accogliamo la responsabilità. Un cambiamento necessario, perché il diritto di una vita degna di essere chiamata tale non venga più offuscato e né in alcun modo violato.

Il percorso formativo, di taglio concreto e operativo, si pone l’obiettivo di fornire adeguati strumenti d’intervento per offrire risposte idonee e competenti nelle situazioni di maltrattamento e violenza, sollecitando una riflessione ulteriore su tali tematiche a partire dal proprio osservatorio personale e professionale. Di pari passo, il ricorso ad un approccio integrato al fenomeno della violenza in relazione agli aspetti culturali, sociali, psicologici, giuridico-legali e l’impiego di attività tese a consolidare il lavoro di rete, intende favorire la circolarità e lo scambio di buone prassi tra operatrici/operatori  impegnate/i presso i diversi servizi territoriali.

Il corso si rivolge a tutte le figure professionali che operano nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla violenza su donne e minori: operatrici e operatori dei servizi territoriali sociali e sanitari, di base e specialistici, del pronto soccorso e ospedalieri, medici di base e pediatri, forze dell’ordine, giudici e avvocati. L’accesso è riservato ai primi 200 iscritti, con priorità per il personale sociale e sanitario dei servizi dell’Ambito territoriale di Manduria, Distretto sociosanitario n.7 (max 120 sanitari).

Il corso, completamente finanziato dalla Regione Puglia, è gratuito.

Il corso si articola in 73 ore, divise in due aree di intervento: 1. Violenza di genere e servizi di prevenzione e contrasto; 2. La rete antiviolenza locale: protocolli e buone prassi sociali e sanitarie.

Metodologia di lavoro: lezione frontale e analisi degli strumenti; workshop.

Le domande di iscrizione, debitamente compilate, dovranno pervenire entro e non oltre il 4 OTTOBRE 2019. Nella domanda sarà necessario indicare l’interesse a partecipare a una o ad entrambe le aree formative. Le domande di iscrizione, obbligatorie, dovranno essere effettuate mediante invio e-mail all’indirizzo rav@sudestdonne.it .

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